Questo blog nasce con l'intento di raccogliere le esperienze di tutti quei giovani che, nonostante il periodo non favorevole sotto l'aspetto lavorativo, si impegnano con determinazione e creatività per realizzare i propri obiettivi. Perché è importante sapere che rendere reali i propri sogni è ancora possibile!

giovedì 10 novembre 2011

# 5 La Fotografa


Oggi parleremo di un'altra arte che richiede creatività, passione e tanto lavoro: la fotografia.
La protagonista di questa storia è Nima Benati, giovanissima fotografa, ad oggi 19enne, da poco diplomata in "Lingue Straniere" che tuttavia ha ormai scelto di intraprendere una strada totalmente differente.
Nel suo profilo, scrive che la sua passione per la fotografia è nata in quarta elementare, quando scattò la prima foto che allora definì "da cartolina". Questa foto spinse il padre a farle una promessa: se avesse continuato ad essere così brava, avrebbe avuto una macchina fotografica tutta sua.

Nima tuttavia afferma che la sua passione nasce molto prima: "Sono sempre stata un'esteta, un'amante del bello, una gazza ladra dell'immagine: da piccola ogni volta che entravo in un negozio, mentre aspettavo che mia mamma finisse di parlare con i 'grandi', rubavo le riviste di moda che trovavo sempre su qualche tavolo e osservavo meravigliata le pubblicità della varie griffes. Tutt'ora della fotografia mi piace questo campo: quello del glamour, fashion e beauty." 

Da allora la sua passione per la fotografia è via via cresciuta, ha avuto modo di provare e sperimentare, quello che inizialmente considerava solo un gioco, si è trasformato, nel tempo, in un probabile mestiere.
"Ho iniziato scimmiottando le pagine patinate con la mia migliore amica, e non nego ci fosse di base tanta vanità: lei scattava a me e io a lei. Piano piano mi sono accorta che cercavo sempre quel dettaglio in più che lasciasse la voglia di soffermarsi sullo scatto più a lungo".

Le sue prima foto vengono poi pubblicati in un album su Facebook e suscitano ammirazione e successo. Nel giro di poche settimane Nima riceve le prime richieste: prima amici, poi conoscenti, infine  veri e propri sconosciuti, chiedono di poter essere fotografati da lei.
"Con alcuni risparmi ho comprato una piccola macchina fotografica e una luce da tenere in soggiorno, dove scattavo, da utilizzare quando quella naturale che filtrava dalla finestra era troppo debole. Il resto è stato un processo naturale: più scattavo più miglioravo, non avevo nessuno che mi spiegasse dove sbagliavo e per questo ce n'è voluto di tempo prima che imparassi le regole di base! Tutt'ora sono molto critica con me stessa: l'unico consiglio che posso permettermi di dare è sicuramente quello di provare e riprovare. Fidatevi, non è certo un'attrezzatura professionale a rendervi fotografi, anzi, a mio parere, limita completamente la capacità di 'cavarsela con quello che si ha' ovvero quel processo che permette di migliorarsi notevolmente."

Dal primo book che ha realizzato, il 23 Aprile 2010, di strada ne ha fatta tanta: ha pubblicato le sue foto in alcune riviste come "Vivo", "Gossip" e "Young 18"; collabora con una rivista online che pubblica editoriali di moda, la "Up and Coming Style"; e ha anche lavorato per la "Celebration Agency", agenzia per Dj, Vocalist e Performers che ha utilizzato le sue foto nei flyers di numerose discoteche italiane.
Nima ha organizzato anche due mostre fotografiche, in cui ha avuto modo di esporre i suoi scatti più belli.
A un anno di distanza dall'inizio del suo lavoro ha aperto un piccolo studio e ha, inoltre, celebrato l'evento facendosi tatuare sull'indice della mano destra (il dito dello scatto!) la parola "click", in onore alla sua grande passione.

Per portare avanti questo lavoro Nima ha dovuto investire un'enorme quantità di tempo ed energia, questo l'ha portata ad avere qualche difficoltà con i professori, soprattutto nell'anno della maturità.
Infatti, mentre la famiglia l'ha sempre molto sostenuta, non è stato altrettanto semplice far condividere la sua passione agli insegnanti: "L'ultimo anno lavoravo spesso nel pomeriggio e, a volte, sono stata costretta a saltare le lezioni per dei servizi speciali. Non ho mai visto un minimo di comprensione e, più di una volta, sono stata sminuita come se la fotografia non fosse qualcosa di serio ma solo un semplice hobby. Moltissimi lavori che all'estero sono riconosciuti e richiesti, in Italia sono considerati solo un gioco. Inoltre non vedo mai incoraggiati i giovani verso esperienze lavorative, ma solo indirizzati verso uno studio universitario."

Anche questa esperienza, tuttavia, le è stata utile, perché ha compreso con quale tenacia deve affrontare questo lavoro se vuol riuscire a raggiungere i suoi obiettivi: "In effetti riesco a capire il punto di vista dei 'grandi': non possiamo diventare tutti rockstar o attori hollywoodiani e io stessa considero lo studio indispensabile, ma sono convinta che quando la passione e soprattutto l'impegno è tanto, si veda la differenza tra chi fa qualcosa 'tanto per' e chi sogna di lasciare il segno grazie a ciò che ama fare."

Chiara Cammelli




Di seguito inserisco alcuni dei suoi scatti:








Nima nel web:

4 commenti:

  1. Concordo appieno sul fatto che non sia una bella macchina a fare di un fotografo un professionista: ci vogliono passione e la capacità di cogliere l'attimo perfetto!
    Bravissima, scatti eccezionali. Da vera pro.

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  2. è bello che da una semplice foto fatta quando eri piccola hai capito e ti sei impegnata a realizzare il tuo sogno! belle foto! brava! sabry

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  3. Anch'io amo molto la "fotografia" appena ho la possibilità di fare bei scatti, ci provo e a volte è vero, più c'è passione e più ti viene bene non è una nikon, una canon o quant'altro ma è un'emozione, afferrare l'attimo e clik!!! :D


    By Francy :P

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  4. Grazie Chiara, un intervista bellissima e sei stata anche tanto paziente! :) scusami se rispondo sempre a scoppio ritardato!!!!!!! un bacione

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