Questo blog nasce con l'intento di raccogliere le esperienze di tutti quei giovani che, nonostante il periodo non favorevole sotto l'aspetto lavorativo, si impegnano con determinazione e creatività per realizzare i propri obiettivi. Perché è importante sapere che rendere reali i propri sogni è ancora possibile!

giovedì 8 novembre 2012

Intervista a Morgan Palmas fondatore di "Sul Romanzo": blog, webzine e agenzia letteraria.



Oggi vorrei parlare di un ambiente che mi sta particolarmente a cuore: quello letterario umanistico.
Per parlarne ho deciso di intervistare Morgan Palmas, autore di “Come scrivere un romanzo in 100 giorni” e fondatore del litblog “Sul Romanzo” che ad oggi gode di grande successo.
“Sul Romanzo” è un blog che “crede nella forza delle parole e della letteratura” e che segue con sguardo attento l’editoria contemporanea. Oltre a questo, nel 2010, “Sul Romanzo” diventa anche una webzine (rivista sfogliabile online) che si occupa di letteratura, editoria e scrittura.
“Sul romanzo”, tuttavia, non è soltanto un blog di informazione e approfondimento ma offre anche ai giovani una possibilità di lavoro grazie all’Agenzia letteraria nata nel Dicembre 2010 che si propone come ponte tra autori, case editrici e lettori.

Frequentando la facoltà di Lettere mi viene spesso fatta la domanda: “Perché hai scelto questa facoltà? Cosa farai in futuro? ”
Per questo ho deciso di chiedere direttamente a Morgan cosa lo ha spinto in questa direzione e se questa è una strada che può portare ancora soddisfazioni.
La risposta si trova nella parola “passione”.


La prima cosa che mi interesserebbe sapere è cosa ti ha spinto a creare un blog che riguardasse le tematiche letterarie. Come è nato il blog "Sul Romanzo"?

Sul Romanzo era un’idea che avevo da anni e si è concretata come blog letterario nel 2009. Le tematiche letterarie sono la prosecuzione ostinata d’un interesse coltivato fin da adolescente: una curiosità inevitabile verso l’oggetto libro: l’amore per la lettura, per le belle copertine, per i caratteri del testo, per le storie, per la disposizione dei libri nelle librerie, per i testi introvabili, magari incontrati ricolmi di polvere in uno scaffale abbandonato da tempo. Mi sono chiesto più volte per quale dannata ragione quando ero alle scuole superiori risparmiavo i pochi soldi che avevo per acquistare libri, in genere il sabato pomeriggio, per poi divorarli in pochi giorni e rifare la stessa cosa la settimana successiva, per anni. Una domanda magari fuori luogo in una famiglia di laureati o diplomati, laddove la cultura è un argomento consolidato, ma non in una famiglia di persone con la terza media, con un genuino rispetto e un indefesso timore verso la cultura appunto. Non mi interessava un maglione nuovo o un paio di scarpe, io volevo libri, tanti libri, e leggerli, immergermi in mondi diversi dal mio quotidiano (immersione compensativa dal punto di vista psicologico?). Se penso a Sul Romanzo, non posso che utilizzare una parola prima di tutto il resto: passione; quella vera, viscerale, di fronte alla quale bisogna cedere. Sul Romanzo è nato per una passione.  

Come siete arrivati all'idea, successivamente, di creare una webzine? Soprattutto cos'è? Cosa raccoglie?

La webzine è stata un’evoluzione creativa, nella quale abbiamo investito tempo ed energie per offrire ai nostri lettori articoli approfonditi. Dal blog si differenzia negli aspetti grafici e di impaginazione, non solo nei contenuti di una lunghezza perlopiù maggiore, anche un approccio visivo d’impatto. Dopo una prima fase sperimentale, per la verità, abbiamo incontrato un 2011 che ci ha bloccato per alcuni motivi di cui abbiamo piena consapevolezza, la quale, adesso, dopo mesi di aggiustamenti, avanti e indietro, destra e sinistra, forse che sì forse che no, finalmente, ci ha donato la forza per riprendere il ritmo che tenteremo di donare ai lettori dai primi mesi del 2012. Non posso dire di più, a lavori ripresi conoscerete le novità.

Quali sono i propositi di un'agenzia letteraria?

Un’agenzia letteraria si pone fra autori e case editrici, con specificità che dipendono da mille aspetti, perlopiù legati alle competenze e alla volontà di collaborare con onestà intellettuale. Non vi sono solo contratti, tutele, percentuali, ma anche rapporti umani che vanno coltivati con il desiderio di rendere stimolate e vive e affidabili le parti, in particolare affrontando i brutti tempi geologici dell’editoria. Poi, a dire il vero, ogni agenzia letteraria è diversa dalle altre; ho conversato in non poche occasioni con altri agenti e mi stupisco ogni volta di quante e quali diversità esistano fra noi: chi è radicato nella tradizione, chi punta sulle nuove tecnologie, chi sa tutto di diritti d’autore nel dettaglio, chi è concentrato nel gestire la psicologia degli scrittori esordienti, chi è molto pr e marketing con le case editrici, chi ha saputo coltivare poche attività editoriali divenendo un punto di riferimento per gli altri, ecc.

Che aiuto potete fornire ai giovani scrittori?

La capacità di relazionarsi da numerosi punti di vista con una serie di case editrici che per il singolo autore sono per la gran parte irraggiungibili. Un’agenzia letteraria può contare su rapporti privilegiati. Quante case editrici leggono davvero le decine di inediti che ricevono ogni settimana? Vogliamo fare credere che accada con frequenza? Possiamo farlo, ma sarebbe lontano dalla verità. Oltre alle relazioni che si incanalano in una rappresentanza, esistono i servizi editoriali come per esempio la valutazione d’inedito o il ghostwriting, quest’ultimo ancora avvolto da una patina di ufficiosità che alimenta lo snobismo e la diffidenza. Vorrei però essere preciso, con il rischio di sembrare cinico, non parlerei di “aiuto”, sono servizi, e come tali vanno pagati e trattati come qualsiasi altro servizio nel mondo dell’economia. Quando parlo di rapporti privilegiati con le case editrici – bene inteso, con una, dieci o cento è un discorso ulteriore sul quale si potrebbe riflettere –, pongo l’attenzione su un vissuto propedeutico che ha portato a tali rapporti, magari su sentieri incredibilmente casuali o strategicamente maturati nel tempo, non importa questo, io so che chiamo alcuni editor e dico: “Senti, ho questo per le mani, leggilo e dammi una risposta, anche grossolana intanto, ma dammi una risposta”. La risposta arriva in pochi giorni o in alcuni mesi, ma arriva sempre. Per uno scrittore esordiente tante volte il problema è proprio una risposta, che non giunge mai, e significa: “No, non ci interessa”. Non con tutti gli editor ho un rapporto così confidenziale, dipende sempre dalle persone, ma a me interessa il risultato, un risultato che mi conduce, come pochi giorni fa, a prendere il telefono, digitare il numero di un autore che vorrei rappresentare e dirgli/le: – Ciao, siediti –, – Ciao, sono già seduto… –, – La risposta è stata positiva, vogliono investire sul tuo libro –. Ecco, questi sono momenti strepitosi per chi scrive e per chi si impegna per far conoscere la scrittura altrui.

Come si scrive un buon romanzo, cosa può renderlo interessante agli occhi di un lettore?

Domanda che mi mette a disagio, perché leggi sempiterne non esistono e nessuno potrà vantare percorsi universitari o meriti per dire con sicurezza ciò che è un “buon romanzo”. Si finisce col parlare di gusti, però, da agente letterario, sono tenuto a guardare al mercato editoriale, non posso evitarlo. Ragione per la quale sto imparando nel tempo a evitare soprattutto gli errori, o almeno provare a mettere in guardia da alcuni errori che potrebbero essere evitati. 

Ad oggi diventare scrittori o scegliere come ambiente lavorativo quello letterario può dare ancora soddisfazioni e successi?

Altra domanda che mi mette a disagio. Posso rispondere in base alle mie esigenze di vita, ai miei desideri, a quanto ritengo importante per me. Che cosa significa soddisfazione per me? Che cosa significa successo per me? In un’epoca di enormi difficoltà economiche per tantissimi italiani, parlare di soddisfazione e successo in un ambito lavorativo mi appare quasi indelicato. Qualcuno vive nella luce, molti nell’ombra. Forse, per non eludere del tutto la domanda, potrei dichiarare con una discreta sicurezza che in generale la soddisfazione e il successo, insieme, sono il frutto di tanto lavoro, cercato con la volontà di migliorare e migliorarsi.

Siamo nel periodo dove la scienza è la protagonista principale della nostra storia, il progresso è ciò che si segue con sguardo più attento, spesso la letteratura viene messa da parte. Perché è ancora importante la lettura, perché deve essere stimolata, preservata e conservata?

Sono da sempre un grandissimo sostenitore del progresso della scienza, anche laddove non pochi porrebbero limiti etici. La letteratura non si dovrebbe presentare in una forma aut aut rispetto alla scienza, mi piacciono le compenetrazioni, le interazioni, come fra le persone, e i cultural studies di provenienza inglese non mi dispiacciono affatto. Meno barriere ideologiche e gnoseologiche, che non significa anarchia, che non significa relativismo spinto, ma una sorta di liberalizzazione – per utilizzare un lemma di moda negli ultimi anni – del campo della letteratura, trasfondendo altrui caratteristiche in modo biunivoco, Galileo non si offenderebbe, sempre che il metodo sia nella causa-effetto giustificato. La lettura amplia gli orizzonti dell’anima e/o dell’io, concede la grazia dell’intensità emozionale e intellettuale momentanea, e non solo, della pratica meditata sui rapporti fra le cose o le persone, fra ciò che ci appartiene e quanto non ci appartiene: un possesso di affinità disgiunta, con la quale relazionarsi, se lo si desidera, con metodi che non sono poi così differenti da quelli della scienza. Indagare se stessi rispetto a una storia di un romanzo può assumere profondità che stento a non definire talvolta scienza, tuttavia non vorrei confondere i piani con un eccesso di leggerezza linguistica. Indagare ciò che non è se stessi può, parimenti, attraverso la lettura, elargire profondità. E, diciamocelo con franchezza, la profondità prima o poi accade a tutti, sta a ognuno di noi abbracciarla o rifiutarla; la lettura abitudinaria e matura ci prepara all’abbraccio, ne sono convinto o forse mi illudo che sia esattamente così.

Chiara Cammelli

Link al sito web SulRomanzo

lunedì 15 ottobre 2012

Inizio seconda stagione "Freaks" e intervista a Claudia Genolini




L’articolo con cui vorrei ricominciare riguarda un fenomeno che tra pochi giorni avrà il suo seguito.
Sto parlando della web series italiana che lo scorso anno ha riscosso un incredibile successo (oltre 8 milioni di visualizzazioni nei primi due mesi!):“Freaks! The Series”.

Questa serie è stata interamente creata da 4 ragazzi, 3 di questi sono conosciuti per i loro seguitissimi canali su youtube: Matteo Bruno (Canesecco), Claudio di Biagio (Nonapritequestotubo) e Guglielmo Scilla (Willwoosh).
Il quarto, Giampaolo Speziale, è il leader degli “About Wayne”, band che, tra le altre cose, ha composto il tema principale della serie.
Una cosa incredibile è pensare che sono riusciti a realizzare un ottimo prodotto avendo a disposizione un budget veramente basso: ognuno dei creatori ha investito 500 euro per questo progetto che è quindi stato realizzato con soli 2000 euro!

“Freaks!” parla di 5 ragazzi apparentemente normali:
Giulia Croce (Ilaria Giachi), Marco Diana (Guglielmo Scilla),Viola Cesa de Castaldo (Claudia Genolini), Andrea Tarantini (Andrea Poggioli) e Silvio Bolla (Claudio di Biagio).
 Questi ragazzi scoprono in seguito a una serie di eventi misteriosi di essere dotati di particolari superpoteri che dovranno imparare a gestire e controllare.

Oltre al grande consenso che ha ricevuto da parte del pubblico, “Freaks” è anche stato premiato al “Telefilm festival 2011” come migliore serie televisiva italiana.
É proprio grazie all’enorme successo ottenuto che domani uscirà la seconda stagione.
La prima puntata in realtà è già stata mostrata in anteprima il 6 ottobre al “Blackout Rock Club” di Roma e l’11 Ottobre all’Università IULM di Milano.
Sarà invece trasmessa, e disponibile per tutti, il 16 Ottobre su Deejay tv e verrà pubblicata, il giorno successivo, sul canale di youtube.Canale youtube Freaks
Quest’anno gli episodi aumenteranno in numero (lo scorso anno erano solo 7 episodi) e in durata (circa 24 minuti a puntata).
Il progetto ha avuto un grandissima crescita in breve tempo, questo grazie all’impegno di tutti i ragazzi che lo hanno realizzato e anche grazie a chi ha creduto in loro.
Tra questi l’agenzia “Show Reel” che quest’anno ha co-prodotto la serie e li ha aiutati sia sul piano del marketing sia su quello della comunicazione. Un importante risultato dovuto a questa collaborazione è stata l’uscita, il 27 Settembre, della compilation con la colonna sonora della webseries.
Mi piace parlare di questo progetto realizzato da un gruppo di giovani e del suo successo perché credo sia uno degli esempi più concreti di come passione e determinazione possano portare davvero lontano.
Inoltre è bello constatare quanti ragazzi pieni di talento e creatività ci sono nel nostro paese! Loro in particolare sono riusciti a far sentire la loro voce avendo il coraggio di avventurarsi in un progetto che non garantiva alcun genere di certezza. Hanno rischiato e ce l’hanno fatta!

Ecco il video anteprima della seconda stagione:


Un po’ di mesi fa mi ero messa in contatto con Claudia Genolini, una delle protagoniste di “Freaks!” nonché seguitissima youtuber conosciuta col nome di “Cicciasan”.
Sul suo canale, che conta più di 42 mila iscritti, Claudia pubblica video comici che riguardano spesso l’universo femminile o il mondo del cinema.
Mentre nel suo canale youtube Claudia è ironica, solare e capace di prendersi in giro, il suo personaggio di “Freaks!”,Viola, è emotivo, fragile e alle prese con un potere piuttosto fastidioso. Inizialmente rende cieche le persone poi diventa cieca lei stessa!


Per conoscerla un po’ meglio le ho fatto qualche domanda:
Cosa stai facendo adesso, so che devi finire l'università, studi ancora recitazione?
In questo momento sto studiando all'università e si, seguo quando ne fanno, molti stage teatrali: il mestiere dell'attore è un mestiere che non si smette mai di imparare, c'è bisogno di studio continuo 

Che progetti hai per il futuro?Cosa vorresti fare da "grande"?
Per il futuro mi auguro di riuscire a fare l'attrice nel modo in cui piace a me, quindi principalmente teatro... speriamo bene :)

Come mai hai deciso di aprire un canale su Youtube e come hai scelto l'argomento da trattare?
In realtà il canale l'ho aperto un po’ per caso, più per "me" che per un riscontro nel "pubblico"... 
L'argomento è venuto da solo, non è stata una cosa scelta a tavolino.. pensavo ad una cosa e ci facevo un video, infatti nel mio canale non parlo solo di donne, ma parlo anche di cinema e della situazione attuale del mondo nello spettacolo. :)

Qual è stata la soddisfazione più grande che hai avuto da quando sei entrata nel mondo di youtube?
Sicuramente il fatto di poter parlare a molte persone ottenendo un riscontro positivo, avere un bacino di utenti che ti ascolta e "sfruttare" la democrazia del web per poter davvero cambiare le cose... speriamo...

L'ultima cosa di cui vorrei mi parlassi è dell'esperienza di "Freaks!". Com'è stato parteciparvi? Com'è stato presentarla ai vari eventi e vedere il successo che aveva riscosso?
Partecipare a "Freaks!" è stata sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita per la quale sarò sempre grata. Portare in giro la nostra serie sapendo quanto sangue e sudore ci abbiamo buttato è stata sicuramente un' esperienza meravigliosa che auguro a chiunque... e la cosa più bella è che tutto quello che ci è arrivato ce lo siamo sudato... quindi è doppiamente bello!!! :)

Lascio qui in fondo il suo ultimo video:


Chiara Cammelli

martedì 9 ottobre 2012

Primo premio al concorso "Chiara Baldassari"


Eccomi di nuovo qui!
Di tempo ne è passato parecchio ma non ho assolutamente dimenticato questo blog.
Negli ultimi mesi mi sono dedicata principalmente agli esami universitari e, oltre a questi, alla realizzazione di alcuni progetti che hanno dato i primi risultati!
Mi fa piacere quindi riprendere questo Blog con una notizia che mi riguarda direttamente.
Sabato 6 Ottobre sono stata a Vecchiano (PI) a ritirare il primo premio del concorso per “giovani giornaliste” in memoria di Chiara Baldassari!!!


Partiamo dall’inizio.
Chiara Baldassari era una giovane giornalista appassionata di video reportage.
Aveva lavorato dal 1995 in una rete televisiva chiamata “SeiMilanoTv” e dal 1998 aveva iniziato a collaborare con l’autrice del programma televisivo “Report” Milena Gabanelli. Nei suoi reportage trattava in particolare delle tematiche dell’inquinamento e del sociale. I suoi video sono ancora disponibili sul sito di “Report” a questo indirizzo: http://www.report.rai.it/dl/Report/articolo/ContentItem-44a1b442-3c05-4dd9-a239-a4bd5c45ba3c.html?refresh_ce
In seguito alla sua prematura scomparsa il suo paese natale, Vecchiano, ha bandito un concorso con l’obiettivo di riconoscere il prezioso contributo femminile all’inchiesta giornalistica e televisiva.

Dal momento che il 2012 è l’anno europeo dell’invecchiamento attivo il tema di questa seconda edizione era: “Quelle rughe che insegnano a vivere. L’esperienza di ieri, il coraggio del presente, una risorsa per il domani”. A questo concorso potevano partecipare: giornaliste, operatrici dell’informazione e studentesse di età non inferiore ai 18 anni.
Il premi in palio erano i seguenti:
1 premio: 1800 euro
2 premio: 800 euro
3 premio: 400 euro

Letto il bando dal sito del comune di Bologna (www.flashgiovani.it ), con l’aiuto della mia amica Arianna, abbiamo iniziato le riprese, il nostro tentativo era quello di immergerci nel mondo degli anziani e coglierne i loro aspetti più caratteristici.

Siamo state nell’orto per farci dare istruzioni su come coltivarlo, in seguito ci siamo recate al “Centro Costa” a filmare una lezione di pasta sfoglia fatta dagli anziani del centro agli studenti svedesi. Infine mettendoci in contatto con la nostra Prof .delle medie Elena Bortesi siamo riuscite ad intervistare la Signora Cornelia Paselli una delle sopravvissute alla terribile strage di Marzabotto.
Grazie al Comune di Bologna che ci ha fornito i materiali (camera, cavalletto, microfoni ecc..) e che ci ha aiutate in fase di montaggio siamo riuscite a portare a termine in nostro filmato e ad ottenere questo splendido risultato!

Alla cerimonia di premiazione, presieduta dal Sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunardi, erano presenti Sandra Lischi (presidente del Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione dell’università di Pisa), Giovanni Parlato (giornalista), Giorgio Piccioni (giornalista), Alessandro Toffanelli (regista e pittore) e Daniela Canarini (Assessore alla cultura del Comune di Vecchiano).
Si è parlato sin da subito della passione che Chiara nutriva per il suo lavoro, della sua grande intraprendenza ed entusiasmo. Chiara ci è stata descritta come una persona curiosa, capace di scavare nella vita della persone con grande garbo.

Oltre ai presenti, hanno contribuito alla attribuzione del premio anche la giornalista e scrittrice Luciana Castellina, la conduttrice di report Milena Gabanelli, Simona Mussini (associazione Casa della Donna),  Simonetta Della Croce e Alberto Gabbrielli (Arsenale)

Il nostro video è stato premiato per le seguenti motivazioni:

La giuria ha deciso di assegnare il primo premio al video “Quelle rughe che insegnano a vivere, l’esperienza di ieri, il coraggio del presente, una risorsa per il domani”, realizzato da Chiara Cammelli, per aver colto pienamente lo spirito della II edizione del Premio Chiara Baldassari. Il video ruota intorno a tre diverse donne, intervistate in tre diversi contesti della città di Bologna; donne capaci  - a loro modo – di trasmettere tradizioni, memorie, esperienze di vita e saperi alle nuove generazioni. Per come è stato strutturato, questo video rispecchia lo spirito di Chiara e la sensibilità che ha contraddistinto la sua indagine giornalistica. Oltre a raccontare, infatti, in modo efficace attraverso una equilibrata articolazione di immagini e di musiche, l’autrice ha voluto partecipare in prima persona a quelle esperienze di vita di cui si è fatta portavoce, coltivando una verdura o impastando i tortellini. Il suo sguardo soggettivo filtra scena dopo scena, accompagnato dalla sua voce che spiega situazioni e dispiega contemporaneamente il fascio di emozioni racchiuso nelle parole di quelle donne, testimoni – ognuna – di una particolare sfaccettatura del mondo degli anziani.


Il Secondo premio è stato attribuito invece a Francesca Esposito (27 anni, giornalista investigatrice) che aveva realizzato il video “Dire, fare, baciare, lettera, testamento”. Nel suo filmato erano raccolte le interviste ad alcuni personaggi celebri quali Dario Fo, Enzo Mari, Franca Valeri, Erri de Luca ed Ettore Scola.

Infine è stato menzionato (non premiato poiché arrivato oltre i limiti ammessi dal concorso) il video di Julia Pietrangeli: “Il maestro del mare”. In questo filmato è raccolta la storia di Anselmo Chessa un anziano che, con l’aiuto di una canna di bambù, disegna sulle spiagge forme michelangiolesche lasciandole poi in balia delle onde del mare.

Partecipare a questo concorso è stata una bellissima esperienza e mi ha dato modo di mettermi alla prova in quello che spero possa essere il mio impiego futuro. Il soldi vinti li destinerò a portare avanti questo progetto.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutata nella realizzazione di questo filmato.
Lascio qui sotto il video, per chi fosse interessato a vederlo, e i link alle pagine che parlano di questo concorso.
Chiara Cammelli


Flash giovani:www.flashgiovani.it
Il tirreno: link
LaVocedelSerchio:link
Sito comune Vecchiano: link

Di seguito alcune foto della cerimonia:




giovedì 5 gennaio 2012

Aggiornamenti: Clio su realtime, Selly alle selezioni di Sanremo Social


Prima di introdurre nuovi argomenti ci terrei a fare un breve aggiornamento per quanto riguarda alcune delle precedenti interviste.
In particolar modo vorrei parlare delle nuove iniziative che vedono protagoniste Clio e Selly.
Della prima potete vedere su "Real time" lo spot che va in onda già da alcuni giorni. Lo spot riguarda un programma di trucchi interamente suo che sarà possibile seguire da Febbraio!!!
Ecco di seguito la pubblicità:


Per quanto riguarda Sally invece, sta attualmente partecipando a Sanremo Social, ovvero le selezioni online che potranno condurla direttamente sul palco di Sanremo nella categoria giovani.
La sua canzone, può essere ascoltata direttamente su Sanremo Social o da youtube (o molto più semplicemente aprendo il video qui sotto XD).

La cosa importante, nel caso voleste sostenerla, è quella di votarla direttamente dall'indirizzo  https://www.facebook.com/SanremoSocial?sk=app_249204351810575
Basterà digitare "selly" per trovare la sua canzone e poter cliccare sul tasto "vota".